La Differenza tra Maschera e Trucco: Un Viaggio tra Trasformazione e Autorappresentazione
Introduzione
Nella tradizione teatrale e nell’arte del make up, i concetti di maschera e trucco sono spesso discussi e confrontati. Entrambi rappresentano strumenti di trasformazione, ma con finalità e significati differenti. Questo articolo esplora la complessa distinzione tra maschera e trucco, analizzando come ciascuno di essi influenzi l’identità e la percezione del sé, sia nel contesto teatrale che nella vita quotidiana.
Il Concetto di Maschera
La maschera è un elemento che va oltre il semplice strumento applicato sul viso. Secondo Dario Fo, la maschera è un concetto totale che comprende non solo il volto, ma anche i movimenti, gli atteggiamenti e l’intonazione della voce dell’attore. La maschera annulla l’individualità dell’attore per dar vita a un nuovo personaggio, nascondendo le emozioni personali e creando una caratterizzazione completa. Fo affermava:
“Non vedi più l’attore, ma il personaggio,”
sottolineando come la maschera trasformi l’identità visibile dell’individuo in qualcosa di totalmente nuovo e differente.
RIF: Make up Il Codice Teatrale Ed.Efesto
Quando il Trucco Diventa Maschera
Il trucco diventa maschera quando si utilizza per una trasformazione radicale, alterando l’aspetto fisico per rappresentare una nuova natura o identità. Attraverso la stratificazione di prodotti cosmetici, il trucco può cambiare la forma delle sopracciglia, creare ombre e luci che modificano la percezione delle dimensioni e della forma del viso, e alterare la morfologia complessiva.
Questo processo di trasformazione serve a occultare la realtà e a presentare una nuova immagine, che non rappresenta più l’identità originale del soggetto, ma una nuova caratterizzazione, proprio come accade con la maschera.
Il Trucco come Autorappresentazione
Il trucco non è sempre sinonimo di maschera. Può essere una forma di autorappresentazione, un modo per esprimere la propria identità e il proprio carattere, al pari degli abiti o dell’arredamento della casa. Nella lingua italiana, il termine “trucco” implica una modifica temporanea dell’aspetto, e spesso ha connotazioni negative come nel caso di un concorso truccato o un motore d’auto truccato, ma nell’uso quotidiano il trucco può essere un mezzo per essere “autentici” rispetto all’immagine che si desidera proiettare di sé.
La Domanda Cruciale: Tutto il Trucco è Maschera?
Non tutto il trucco può essere considerato maschera. Se da una parte la maschera serve a creare una nuova identità, il trucco può essere un mezzo per esprimere la propria autenticità. Come affermava il personaggio di Agrado nel film “Tutto su mia madre” di Pedro Almodóvar, il trucco può essere un mezzo per avvicinarsi all’idea che si ha di sé stessi, rappresentando non un’alterazione fraudolenta, ma una dichiarazione di identità e carattere.
Conclusione
Maschera e trucco sono strumenti potenti nel mondo del teatro e del make up. Mentre la maschera trasforma e nasconde l’identità per dar vita a nuovi personaggi, il trucco può servire sia a trasformare che a rappresentare l’autenticità del sé. La comprensione della differenza tra questi due concetti è essenziale per chiunque lavori nel campo del make up e del teatro, offrendo una prospettiva più ampia sulla potenzialità di questi strumenti di espressione.
L’articolo volutamente non si addentra nelle spiegazioni psicologiche dietro a concetti come ” la volontà di cambiare se stessi” o il desiderio che altri ci vedano in modo diverso. nel rispetto e nell’inclusività di tutti ho analizzato solo la differenza tra maschera e trucco. vale sempre il concetto che se il protagonista è il trucco sto mostrando un personaggio
Per sapere come si realizza una maschera QUI
un libro che consiglio con il cuore è Pitturare il volto Il Trucco, l’Arte, la Moda di Patrizia Magli
Buono studio
Il Truccatore Imperfetto